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venerdì 14 febbraio 2020

Corso di Diritto Canonico


        Corso di Diritto Canonico

La nostra Chiesa ha organizzato un corso di Diritto Canonico riservato ai membri del clero, sia maggiore: sacerdoti e diaconi, che  minore: lettori, accoliti, cantori, ipodiaconi della Chiesa Ortodossa Italiana, compreso quello  proveniente da altre giurisdizioni ecclesiali (cattoliche, vetero-cattoliche, evangeliche od altre) che desiderano aderire alla nostra giurisdizione canonica.
Eccezionalmente il corso è aperto anche a laici laureati in materie giuridiche (Giurisprudenza, Scienze Giuridiche ecc.) che vogliono approfondire la dottrina ortodossa in materia matrimoniale, postulazione dei Santi ecc. per poter operare presso i Tribunali Diocesani e il Tribunale Nazionale Ecclesiastico della nostra Chiesa.
Si premette che detto corso non da alcun titolo di studio riconosciuto dal Miur ma ha unicamente valore interno alla Chiesa e permette di ottenere una attestazione di Patrono Giudiziale presso i nostri Tribunali Ecclesiastici e di postulatore per le cause di glorificazione dei Santi.
Alla fine del corso verrà rilasciato:
-         Attestato di Patrono Giudiziale presso i Tribunali Ecclesiastici della nostra Chiesa.
-         Diploma di partecipazione al Corso di Diritto Canonico della Chiesa Ortodossa Italiana.
Chi lo vorrà inoltre potrà essere ordinato Lettore (ordine minore del Clero che permette nella Divine Liturgie di effettuare la Letture dell’Apostolos e collabora con la parrocchia quale catechista)






Requisiti per accedere al Corso
di Diritto Canonico

A questi si aggiunge:
-         Avere un’età di almeno 25 anni;
-         Avere almeno un Diploma di Laurea  oppure una ordinazione a Ipodiacono Lettore; o essere  stato ordinato DiaconoLettore Ipodiacono presso altre giurisdizioni ecclesiali;
-         sia uomo di fede, buoni costumi, pietà, zelo per le anime, saggezza, prudenza e virtù umane, e inoltre dotato di tutte le altre qualità che lo rendono adatto a compiere l'ufficio in questione;
-         sia irreprensibile e goda di buona reputazione;
-         se sposato sia un buon marito e padre di famiglia, con figli credenti e che non possono essere accusati di dissolutezza o siano insubordinati;

Abbia effettuato un contributo volontario a favore della Chiesa Ortodossa Italiana sul Conto Corrente Bancario:
UNICREDIT BANCA - C.C.B. 103887904
intestato a  Chiesa Ortodossa Italiana

IBAN:  IT59H0200805218000103887904
Oggetto: Contributo Corso Diritto Canonico.
le persone che non hanno reddito o sono in difficoltà economiche offrano quello che possono.
Il contributo è richiesto per  permetterci di stampare il materiale didattico ed i libri per la liturgia da fornire ai partecipanti al corso.


Accademia Ortodossa San Nicodemo l’Aghiorita
Ente di Formazione Teologica previsto dal Canone n. 41 del Codex Canonum della Chiesa Ortodossa Italiana - C.F. 93053400045 – Tel. +39 3917065512  
Email: accademia.ortodossa@gmail.com

domenica 17 novembre 2019

Corso Liturgia Pastorale della Chiesa Ortodossa Italiana



Corso Liturgia Pastorale
della Chiesa Ortodossa Italiana


Ai partecipanti al corso verranno mandati i seguenti libri:
-       Codex Canonum della Chiesa Ortodossa Italiana
-       Divina Liturgia Gallicana Italiaca
-       Salmi tipici e preghiere del cristiano ortodosso
-       e materiale in pdf.
-       Alla fine del corso, un comprendente Lezioni e testi delle liturgie.
Alla fine del Corso il partecipante dovrà sostenere un piccolo esame e presentare una tesi su un argomento oggetto di studio e unitamente al Diploma di partecipazione al corso di Liturgia Pastorale gli verrà consegnato, nel momento dell’ordinazione, il  libro contenente Il Nuovo Testamento della Chiesa Ortodossa Italiana  (comprendente Vangeli, Apocalisse, Atti ed epistole degli Apostoli ed inoltre: Didaché, Pastore d’Erma, Lettere di Clemente, Epistola di Barnaba)
Verranno mandate anche lezioni al momento non inserite su questo piano di studi.
Al completamento degli studi verrà rilasciato un Diploma di partecipazione al Corso utile per accedere agli ordini sacri della nostra Chiesa.
Ai partecipanti si chiede un contributo volontario di almeno 300 euro per chi vuole accedere al Diaconato , e di almeno 200 euro per  chi vuole diventare lettore, ipodiacono  o accolioto, oppure è un laico che vuole formarsi sulla liturgia pastorale della nostra Chiesa  da versare sul


C.C.B. UNICREDIT n. 103887904
intestato a Chiesa Ortodossa Italiana

IBAN:  IT59H0200805218000103887904)

Con casuale: corso Liturgia Pastolale COI

La nostra Chiesa offrirebbe volentieri il corso gratuitamente a coloro che volessero partecipare, ma stampare il materiale didattico costa e non vorremmo abusare troppo dell’invio in pdf perché il materiale potrebbe essere ripreso ed utilizzato anche da altri, e ciò preferiremmo evitarlo.
Ai disoccupati e alle persone che non possono oggettivamente sostenere tale spesa perché in difficoltà economiche chiediamo almeno un contributo di 100,00 euro.

Un fraterno abbraccio in Cristo.
Dott. Prof. Filippo Ortenzi
Rettore dell’Accademia Ortodossa San Nicodemo L’Aghiorita


Per aderire al corso scrivete a: accademia.ortodossa@gmail.com
oppure telefonate al numero: +39 0621119875


giovedì 31 ottobre 2019

Corso Diritto Canonico della Chiesa Ortodossa Italiana






Accademia Ortodossa San Nicodemo L’Aghiorita
ROMA – via Appia Nuova, 612 – 00179 Roma

Corso Diritto Canonico
della Chiesa Ortodossa Italiana

Materie:
SOMMARIO
Norme Generali
– Disposizioni Generali
- Principio di giurisdizione territoriale
– Scopi
– Adesione e Fedeli
- Vocazione Missionaria della Chiesa

L’Organizzazione Centrale della Chiesa
– L’Organizzazione
– Organi Amministrativi Centrali
-  L’Arcivescovo - Metropolita
– Organismi Deliberativi Centrali
– Il Santo Sinodo
– attribuzioni del Santo Sinodo
– Commissioni sinodali
- Il Consiglio Nazionale Ecclesiastico
- Attribuzioni del Consiglio Nazionale Ecclesiastico
– Commissioni del Consiglio Nazionale Ecclesiastico
– Il Cancelliere e la Cancelleria
– Il Portavoce
– Il Camerlengo o  Tesoriere
– L’Avvocatura Apostolica
– La Curia Apostolica

L’Organizzazione Periferica della Chiesa
– L’Organizzazione Locale
– La Diocesi
– Prelatura Apostolica
– L’Esarcato
-   Il Consiglio Diocesano (o Esarchiale o della Prelatura Apostolica)
– La Curia Diocesana
– Il  Decanato (o Vicariato)
– La Parrocchia
– Il Clero parrocchiale
-  Il Consiglio Parrocchiale
– La Missione
– Rettorato
– Cappellania

Organizzazione Monastica e Vita consacrata
-  il Monastero
– Eremo e Lavra
– La Direzione del Monastero
- Società di Vita Apostolica
– Archimandritato o Abbazia Territoriale

Strutture Accademiche e Ministero della Parola
- Apostolato e comunicazione multimediale
– Strutture Accademiche della Chiesa
-  Accademia Ortodossa San Nicodemo l’Aghiorita
-   Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo
– Accademia San Nicola  di Myra

– I Chierici
– Clero
– Ordini Sacri
- Incardinazione
– Episcopato
– Sede Episcopale Vacante
– Presbiterato
– L’Esorcista
– Diaconato
– Ipodiaconato
– Lettorato
– Cantore
– Accolitato
- Catechiesta
- Sacrestano
– Elezione e nomina dei membri del Clero
– Doveri dei Chierici
– Escardinazione

I Religiosi
– Vita Consacrata
– Monaci
– Oblati
– Confratelli
– Esclaustrazione, Espulsione, Dimissione dallo stato religioso

Le Associazioni di Apostolato
– Confraternite ed associazioni  di laici
  Opera Ortodossa Mensa dei Poveri
– Confraternite del Buon Samaritano
  Fraternità Ortodossa
- Associazione “ Orthódoxi proskýnima ”
– Confraternita Templare San Giacomo de Molay
– Confraternita San Michele Arcangelo

La Dottrina Ortodossa
– Canone Biblico della Chiesa Ortodossa Italiana
- Credo
- Formula d'Unione
- Calendario liturgico
– Riti Liturgici
– Feste e preghiere
- Giorni di penitenza e digiuno
- Eresie  condannate dalla Chiesa Ortodossa Italiana
– Difesa della Patria, Pace e Guerra
- Difesa della Vita ed Aborto
– Posizione della Chiesa sui Trapianti
– La Riproduzione assistita – Genetica - Clonazione
-  Morale Sessuale
-  Difesa della Creazione

Gli Organi di Giustizia
– Tribunali Ecclesiastici
  Il Tribunale Diocesano
– Tribunale Ecclesiastico Nazionale
– il Santo Sinodo quale organo giurisdizionale straordinario
-  Il Patrono Giudiziale
– Postulazione e glorificazione dei Santi
- La Postulazione dei Santi
- La Glorificazione dei Santi

Sacri misteri – Sacramenti e Sacramentali
– I Misteri o Sacramenti
-  Sacramentali  (Consacrazioni e Benedizioni)

Diritto Matrimoniale
– Il Matrimonio Ortodosso
- Sul matrimonio del Clero
– Cause di separazione dei coniugi
- Seconde nozze
– Il Fidanzamento Ortodosso

Dei delitti e delle pene
– La Legge Ecclesiastica
– Obblighi e diritti dei fedeli
– Le Sanzioni ecclesiastiche
– Delitti  contro la fede, l’unità, la libertà e l’autorità della Chiesa
-  Delitti ecclesiastici specifici
– Perdita dello Stato Clericale

I luoghi di culto
- Luoghi sacri
– Le Chiese 
– I Cimiteri

Legazioni Apostoliche e Amministrazione della Chiesa
- Legazioni Apostoliche
- Obolo di San Paolo
– Amministrazione della Chiesa

La Didascalia Apostolica

I Fondamenti della concezione sociale (Dottrina Sociale Ortodossa – documento del Concilio Goibilare dei Vescovi della Chiesa Ortodossa Russa)

I Canoni dei Concili Ecumenici

Ai presenti verrà mandato un Libro col Codex Canonum della Chiesa Ortodossa Italiana e materiale in pdf.
Verranno mandate anche lezioni al momento non inserite su questo piano di studi.
Al completamento degli studi verrà rilasciato un Diploma di partecipazione al Corso utile per accedere agli ordini sacri della nostra Chiesa.
Ai partecipanti si chiede un contributo volontario di almeno 200 euro , da versare sul

C.C.B. UNICREDIT n. 103887904
intestato a Chiesa Ortodossa Italiana

IBAN:  IT59H0200805218000103887904)

Con casuale: corso Diritto Canonico COI

La nostra Chiesa offrirebbe volentieri il corso gratuitamente a coloro che volessero partecipare, ma stampare il materiale didattico costa e non vorremmo abusare troppo dell’invio in pdf perché il materiale potrebbe essere ripreso ed utilizzato anche da altri, e ciò preferiremmo evitarlo.
Ai disoccupati e alle persone che non possono oggettivamente sostenere tale spesa perché in difficoltà economiche chiediamo almeno un contributo di 50,00 euro.

Un fraterno abbraccio in Cristo.
Dott. Prof. Filippo Ortenzi
Rettore dell’Accademia Ortodossa San Nicodemo L’Aghiorita


lunedì 16 settembre 2019

L'ing. Ambrogio Giordano nominato Pro Rettore dell'Accademia Ortodossa San Nicodemo L'Aghiorita

L'ing. Ambrogio Giordano 
nominato Pro Rettore dell'Accademia Ortodossa San Nicodemo L'Aghiorita
Il prof. dott. ing. Ambrogio Giordano, Presidente Nazionale della Fraternità Ortodossa, Gran Priore Vicario della Confraternita di San Michele Arcangelo e membro del Consiglio Nazionale Ecclesiastico della nostra Chiesa è stato nominato Pro Rettore dell'Accademia Ortodossa San Nicodemo L'Aghiorita.


L'ingegnere è una persona di notevole cultura, dopo aver ottenuto i diplomi di Geometra e di Perito Agrario ha conseguito diverse lauree: Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazioni - Ingegneria Civile - Scienze Criminologiche - Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale nonché si è specializzato in numerose materie, quali: domotica, patologia ambientale, certificazione energetica degli edifici, Energy Manager, Progettazione Aree ed Edifici Verdi, Progettazione e Costruzione Case in Legno, Autocad, Progettista in Cartografia numerica e sistemi di pianificazione Servizi Urbani e numerose altre specializzazioni. Collaboratore del giornale telematico Il Frizzo di Lucera (FG) e Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico dell'associazione culturale Rinascita e Rose ha posrtato l'Accademia anche nella città di Foggia, ove ha preso sede in viale Alfonso I D'Aragona n. 4

venerdì 13 settembre 2019

Tutela religiosa ed educativa dell'Infanzia e dell'Adolescenza



 Tutela religiosa ed educativa 
dell'Infanzia e dell'Adolescenza

 Pubblichiamo ul documento preparato dall'Osservatorio per la tutela religiosa ed educativa dell'Infanzia e dell'Adolescenza predisposto da padre Paolo Roberto Manca, Dirigente di Comunità-Tecnico per i servizi Socio Assistenziali e Pedagogici nonché Gran Priore della Confraternita Scout Ortodossi d'Italia.
 


L'art. 9 della Convenzione riconosce al genitore, seppure nei limiti già citati, la libertà di manifestare la propria religione mediante il culto, l'insegnamento, le pratiche e l'osservanza dei riti nonché quella di modificare il proprio credo. La libertà - diritto, al contempo individuato anche come dovere, del genitore di educare il figlio nel rispetto delle proprie convinzioni religiose è riconosciuto, anche, dagli artt. 29 e 30 Cost., seppure contemperato dall'esigenza di dover tenere conto della inclinazione naturale e aspirazione del minore, come prescritto dall'art. 147 c.c.. Tale
bilanciamento delle posizioni è ampiamente condiviso dalla dottrina ma, in concreto, potrebbe dar luogo a situazione non facilmente risolvibili.
E' indispensabile sottolineare come l'art.2 della Costituzione assicura il riconoscimento e la garanzia dei diritti inviolabili dell'uomo (quale quello del minore alla formazione della coscienza) sia come singolo sia nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità (dunque, in primis, nella famiglia). Ne deriva che il problema religioso non riguarda solo l'eventuale contrasto tra il credo dei due genitori ma anche quello tra bambino e genitori in merito all'orientamento religioso da seguire.
A questo punto interviene la consapevolezza religiosa e l'amore tra i due coniugi, perchè privando la vita dai contrasti, vivendo in un armonioso stile di vita religioso, spirituale e sociale, il bambino potrà seguire coscientemente senza vincolo psicologico la fede dei propri genitori.

La religione rappresenta così il fulcro per l'eduzazione del bambino, e attraverso essa insegnare i principi morali, sociali e pedagogici insdispensabili per la crescita del fanciullo, che poi diverrà adolescente e infine un adulto responsabile e pronto a servire la Chiesa ma sopratutto il prossimo.
L'osservatorio nasce per garantire al fanciullo e all'adolescente una continua educazione morale, fondata sui pilastri dell'educazione alla legalità, all'altruismo e alla fratellanza, garantendo in oltre la corretta crescita della sua psiche attraverso una serie di attività familiari create per armonizzare la convivenza nelle mura domestiche.
A questo vanno aggiunti i vari articoli della carta dei diritti dell'infanzia, aprocciandosi ad essi attraverso l'esperta analisi dell'educatore e del genitore.
La libertà religosa del bambino è indispensabile, ma sopratutto da tutelare, visto il radicarsi sopratutto nelle scuole della religione Cattolica. Annullando così l'insegnamento della storia delle religioni, trasformando quell'ora di lezione in un proseguimento dell'insegnamento della sola religone Cattolica, già insegnato nelle chiese Cattoliche attraverso il Catechismo. E' importate inserire in futuro all'interno delle scuole la materia di storia delle religoni e creare nelle chiese della Chiesa Ortodossa Italiana delle classi di Catechismo, dove si insegnano i principi fondamentali della religione Ortodossa e la differenza tra Ortodossia e Cattolicesimo, così da non creare incomprensioni e dubbi nella mente del fanciullo.
Sottolineo che l'osservatorio ha come fondamentale principio quello di tutelare il bambino e l'adolescente, dal punto di vista educativo, fisico, psicologico e religioso.

domenica 16 dicembre 2018

L'albero di Natale è una tradizione introdotta da San Bonifacio apostolo dei Germani

L'albero di Natale è una tradizione introdotta da San Bonifacio 

apostolo dei Germani

san Bonifacio - Apostolo dei Germani

L'usanza di addobbare un albero per festeggiare il Natale è una tradizione antica, risalente al 724 quando un Vescovo d’origine britannica, San BONIFACIO, apostolo dei germani (e attuale patrono della Repubblica Federale Tedesca) addobbò un abete sempre verde con candele accese per ricordare la nascita di Gesù Cristo, vera Luce del mondo. Tale tradizione si diffuse rapidamente tra le popolazioni germaniche, prevalentemente tra quelle che in seguito adottarono la riforma protestante luterana (Germania, Danimarca, paesi scandinavi e baltici).
Tallin, capitale dell’Estonia rivendica di essere stata la prima città al mondo dove è stato eretto un albero di Natale nella piazza principale nel 1441, primato conteso da un’altra città baltica, quella di Riga, capitale della Lettonia, che afferma che il primo albero di Natale è stato in realtà ivi eretto nel 1510, tanto che ha posto una targa scritta in otto lingue per affermare quanto sostenuto. Dal baltico dove convivono le chiese luterane ed ortodosse, la tradizione dell’albero di Natale si è estesa anche in Russia e nei paesi dell’Est. Da tempo però, la stampa e la cultura dominante, stanno scristianizzando la valenza dell’albero di Natale, sempre più slegato al significato religioso e associato a mere mode consumistiche, cercano di darne una origine acristiana e se non addirittura pagana. Vero è che nelle religioni pagane antiche, tendenzialmente animiste, quale quella celtica degli antichi Druidi, l’albero era considerato un elemento sacro, come è anche vero che nella religione norrena (germanico-vikinga) era venerato l’albero Idrasil o Albero dell’Universo che congiungeva il regno dei morti (Helheim) con il regno degli Asi o divinità nordiche (Asgard) e che il culto veniva effettuato nei boschi sacri, sotto le sacre querce, ma lì non si festeggiava addobbando l’albero a festa, ma praticando rituali di sangue, denominati blot, a favore delle divinità, sacrifici effettuati in tutti i paesi germanici e del nord Europa.
Sotto le querce sacre, ove venivano consultate come oracoli le maghe veggenti dette volur, i sacerdoti, chiamati godi effettuavano sacrifici di animali, soprattutto cavalli e maiali, le cui carni venivano bollite in grandi pentoloni (vds. il pentolone usato dal druido Panomarix del villaggio gallico di Armorica, nelle storie di “Asterix”) ed il sangue, che credevano contenesse poteri magici, veniva asperso sulle case e sui guerrieri, pensavano desse loro forza. In detti rituali cruenti, conditi con grosse bevute di birra ed altre bevande inebrianti consacrate dai godi che portavano i partecipanti ad uno stordimento e ubriacamento per entrare così in contatto con gli Dei, o con gli Elfi (una sorta di geni che vivono nell’aria e nelle foreste) spesso venivano effettuati sacrifici umani. L’albero pagano pertanto non ha nulla in comune con quello cristiano del Natale, l’uno è collegato a rituali di sangue e di morte, mentre l’altro a rituali di vita e di luce. Le cronache dell’epoca narrano che San Bonifacio San Bonifacio(venerato sia dai cattolici, che dai protestanti, che dagli ortodossi) affrontò i pagani che si erano riuniti presso la “sacra Quercia del Tuono di Geismar” per effettuare dei sacrifici umano al fine di ottenere la benevolenza del Dio Thor – Dio del Tuono e figlio di Odino, Re degli Dei, e di Jord, dea della Terra, particolarmente venerato dai guerrieri germani, gridando: “questa è la vostra Quercia del Tuono e questa la croce di Cristo che spezzerà il martello del falso dio Thor” e con una scure colpì l’albero sacro. Un vento si levò all’improvviso facendo cadere l’albero, che cadendo si spezzò in quattro parti. Dietro l’albero stava un piccolo abete e San Bonifacio disse che l’abete, albero il cui legno veniva utilizzato per costruire le case, sarebbe diventato il nuovo albero sacro e, quale albero di pace, avrebbe sostituito la quercia simbolo di guerra e di crudeltà. L’abete, da portare nelle case come simbolo di amore e bontà fu associato dal Santo Vescovo Bonifacio a Gesù Bambino e nella notte di Natale veniva addobbato con candele accese.
L’albero di Natale ha pertanto un’origine e un significato completamente diverso ed opposto a quello degli alberi sacri delle religioni pagane, semmai può richiamare quell’albero della vita posto al centro del Giardino dell’Eden o paradiso terrestre, del quale ci parla la Bibbia nel libro della Genesi (2.9). L’albero di Natale, per i cristiani, ricorda pertanto l’albero del Paradiso e rappresenta simbolicamente la Croce di Cristo, Salvatore dell’umanità, come recitato nella prefazione della liturgia dell’Esaltazione della Santa Croce dove vengono pronunciate le seguenti parole: “Nell’albero della Croce tu hai stabilito la salvezza dell’uomo, perché donde sorgeva la morte di là risorgesse la vita , e chi dell’albero traeva vittoria, dall’albero venisse sconfitto, per Cristo, nostro Signore” a significare che Gesù è venuto su questa terra per riconciliare l’uomo con Dio e a tal fine, l’abete, sempreverde e che se anche reciso mantiene a lungo colore e profumo, rappresenta l’albero della vita eterna. Nel medioevo gli alberi di Natale, denominati anche “alberi del Paradiso”, oltre che con le candele, cominciarono ad essere decorati con mele (richiamo biblico all’albero della conoscenza ed al superamento con Gesù del peccato originale), ai quali furono successivamente aggiunte, anche noci, castagne e a porre ai piedi dell’albero, anche dei dolci fatti con latte e miele, quale richiamo biblico alla terra promessa, o altri biscotti e soltanto in epoca successiva anche altri regali. La tradizione dell’albero di Natale in Occidente è più recente di quella del presepe (tradizione iniziata da San Francesco d’Assisi nella città di Greccio nel 1223) e si è sviluppata soltanto nel XIX secolo. In America fu portata dai coloni protestanti già all’inizio della colonizzazione europea, mentre in Austria fu introdotta nel 1816 a Vienna la prima metà dell’ottocento dalla principessa tedesca Enriette Alexandrine Friederike Wilmine von Nassau-Weilburg, moglie dell’Arciduca Carlo, Duca di Teschen, famoso generale austro-ungarico che sconfisse Napoleone nella battaglia di Aspem-Essling e in Francia nel 1840 dalla duchessa di Orléans. Sebbene in Occidente l’albero di Natale, come tante tradizioni reimportate dall’America, è entrato nel costume, spesso più consumistico che religioso, di tutte le popolazioni europee, non molti sanno che la Chiesa Cattolica lo ha visto per molto tempo con sospetto, tanto che è stato definitivamente sdoganato soltanto nel 1982 da Papa Giovanni Paolo II che ha iniziato la tradizione di far mettere un albero di Natale in Piazza San Pietro. Non molti sanno che l’Italia è stata una delle prime nazioni a maggioranza cattolica dove è stata introdotta la tradizione dell’albero natalizio. Infatti il primo albero di Natale è stato addobbato a Roma nella seconda metà dell’ottocento per volere della Regina Margherita, l'amatissima moglie del Re Umberto I, resa famosa perché in suo onore i pizzaioli napoletani inventarono in suo onore la pizza Margherita (tipica pizza napoletana, condita con pomodoro, mozzarella, basilico, sale ed olio che ha certamente contribuito al riconoscimento della pizza napoletana come patrimonio culturale dell'umanità da parte dell'Unesco) ed il grande poeta Gesuè Carducci dedicò la celebre ode Alla Regina d'Italia. 

Filippo Ortenzi
Rettore Accademia Ortodossa San Nicodemo L'Aghiorita



Campomarino – Concluso Corso di preparazione all’Esicarmo

  Campomarino – Concluso Corso di preparazione all’Esicarmo Si è concluso, presso la  Parrocchia “San Nicola di Myra”  di Campomarino (Kemar...