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giovedì 1 giugno 2023

Il Sacramento del Matrimonio

 Il Sacramento del Matrimonio



L’istituzione del Matrimonio si perde nella notte dei tempi, in ogni società e cultura esiste una forma di riconoscimento pubblico dell’unione di un uomo e una donna per costituire una Famiglia. Nella tradizione Cristiana, il Matrimonio è un Sacramento istituito da Dio; nell’Antico Testamento Dio dice: “ Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e saranno una sola carne”. ( Genesi 2,24).

Nelle Nozze di Cana, Gesù nella sua prima manifestazione pubblica conferma la validità e l’importanza di questa Istituzione, in cui l’uomo e la donna accolgono reciprocamente se stessi come dono di Dio senza dubbi ed esitazioni. 

Gli sposi chiedono alla Chiesa di rendere pubblica questa loro unione e di essere accompagnati nel compimento del “ mistero matrimoniale” voluto da Dio. Mentre in Occidente la Chiesa benedice ciò che due persone fanno, in Oriente il Matrimonio è qualcosa che viene fatto per loro dalla Chiesa. Dopo la libera richiesta di unirsi in matrimonio, gli sposi non dicono e non fanno nulla, ma da quel momento sono guidati dal Sacerdote, quindi dalla Chiesa alla Incoronazione. Gli sposi non mettono da soli nemmeno gli anelli, ma sarà il Sacerdote a farlo per loro. Il Matrimonio Ortodosso assume una reale dimensione sacramentale che come ogni Sacramento può e deve essere somministrato dalla Chiesa per mano dei suoi Sacerdoti. Il Sacramento matrimoniale diviene simile a quello eucaristico, quando per mezzo della transustanziazione i Doni del Pane e del Vino si trasformano nel Corpo e Sangue di Gesù e nel calice si uniscono divenendo il Dio Vivente! 


Così la coppia nel Sacramento matrimoniale non rimane le due persone unite da un contratto, ma si trasforma in qualcosa che non era, cioè in una Icona di Cristo e della sua Chiesa, la coppia diventa una Chiesa domestica. Nel Matrimonio Ortodosso vince quindi un modello di dono del proprio "sé" per quel “noi” e non un modello di “accoglienza” come fosse un ricevere qualcosa o qualcuno. Un dare e non un ricevere.

La Chiesa Ortodossa considera la procreazione atto legittimo e auspicabile del matrimonio, ma non l’unica finalità, poiché il matrimonio è ordinato anche al bene dei coniugi. A tal proposito la sessualità coniugale si inserisce in un atto di donazione reciproca tra uomo e donna oltre che per la procreazione anche per l’unità nel matrimonio. La Chiesa Ortodossa rifiuta ogni colpevolizzazione dell’amore coniugale e reputa lecito alle coppie di cooperare all’unione matrimoniale con il corpo per come Dio lo ha creato. 

L’uomo e la donna in piena libertà decidono di entrare nel mistero matrimoniale rinunciando al proprio "sé" per diventare icona della Famiglia, della Chiesa, che non è l’immagine della convivenza o della semplice unione procreativa, ma è il martirio del sé! Martirio che nel Matrimonio Ortodosso è simboleggiato dalle corone, le corone dei Martiri, che con il loro “Sì” accettano per il bene della Chiesa di Cristo.


            

   

                 Pace e Bene! 

                                                                                                        Padre Gianni De Paola 







Bibliografia:

  • Corpus Canonum Ecclesia Orthodoxa Italica

  • La Chiesa Ortodossa. Sacramenti e Riti (Ilarion Alfeev)

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