Tutela religiosa ed educativa
dell'Infanzia e dell'Adolescenza
Pubblichiamo ul documento preparato dall'Osservatorio per la tutela religiosa ed educativa dell'Infanzia e dell'Adolescenza predisposto da padre Paolo Roberto Manca, Dirigente di Comunità-Tecnico per i
servizi Socio Assistenziali e Pedagogici nonché Gran Priore della Confraternita Scout Ortodossi d'Italia.
L'art. 9 della
Convenzione riconosce al genitore, seppure nei limiti già citati, la libertà di
manifestare la propria religione mediante il culto, l'insegnamento, le pratiche
e l'osservanza dei riti nonché quella di modificare il proprio credo. La libertà
- diritto, al contempo individuato anche come dovere, del genitore di educare
il figlio nel rispetto delle proprie convinzioni religiose è riconosciuto,
anche, dagli artt. 29 e 30 Cost., seppure contemperato dall'esigenza di dover
tenere conto della inclinazione naturale e aspirazione del minore, come
prescritto dall'art. 147 c.c.. Tale
bilanciamento delle posizioni è
ampiamente condiviso dalla dottrina ma, in concreto, potrebbe dar luogo a
situazione non facilmente risolvibili.
E' indispensabile sottolineare come l'art.2 della
Costituzione assicura il riconoscimento e la garanzia dei diritti inviolabili
dell'uomo (quale quello del minore alla formazione della coscienza) sia come
singolo sia nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità (dunque,
in primis, nella famiglia). Ne deriva che il problema religioso non riguarda
solo l'eventuale contrasto tra il credo dei due genitori ma anche quello tra
bambino e genitori in merito all'orientamento religioso da seguire.
A questo punto interviene la
consapevolezza religiosa e l'amore tra i due coniugi, perchè privando la vita
dai contrasti, vivendo in un armonioso stile di vita religioso, spirituale e
sociale, il bambino potrà seguire coscientemente senza vincolo psicologico la
fede dei propri genitori.
La religione rappresenta così il fulcro per l'eduzazione
del bambino, e attraverso essa insegnare i principi morali, sociali e
pedagogici insdispensabili per la crescita del fanciullo, che poi diverrà
adolescente e infine un adulto responsabile e pronto a servire la Chiesa ma
sopratutto il prossimo.
L'osservatorio nasce per
garantire al fanciullo e all'adolescente una continua educazione morale,
fondata sui pilastri dell'educazione alla legalità, all'altruismo e alla
fratellanza, garantendo in oltre la corretta crescita della sua psiche
attraverso una serie di attività familiari create per armonizzare la convivenza
nelle mura domestiche.
A questo vanno aggiunti i vari articoli della carta dei
diritti dell'infanzia, aprocciandosi ad essi attraverso l'esperta analisi
dell'educatore e del genitore.
La libertà religosa del
bambino è indispensabile, ma sopratutto da tutelare, visto il radicarsi
sopratutto nelle scuole della religione Cattolica. Annullando così
l'insegnamento della storia delle religioni, trasformando quell'ora di lezione
in un proseguimento dell'insegnamento della sola religone Cattolica, già
insegnato nelle chiese Cattoliche attraverso il Catechismo. E' importate
inserire in futuro all'interno delle scuole la materia di storia delle religoni
e creare nelle chiese della Chiesa Ortodossa Italiana delle classi di
Catechismo, dove si insegnano i principi fondamentali della religione Ortodossa
e la differenza tra Ortodossia e Cattolicesimo, così da non creare
incomprensioni e dubbi nella mente del fanciullo.
Sottolineo che l'osservatorio ha
come fondamentale principio quello di tutelare il bambino e l'adolescente, dal
punto di vista educativo, fisico, psicologico e religioso.
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