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giovedì 21 maggio 2020

San Costantino Isapostolo e Sant'Elena

San Costantino isapostolo  e Sant'Elena
Il 21 maggio le Chiese Ortodosse commemorano San Costantino il Grande, isapostolo e imperatore romano e la sua mamma Sant'Elena Imperatrice.

San Costantino (Flavius Valerius Aurelius Constantinus), nacque nella Mesia Orientale a Naissus (odierna Niš, in Serbia), è stata una figura importante per la diffusione e il consolidamento del cristianesimo nell'Impero Romano, tanto che le Chiese Ortodosse lo venerano come Isapostolo, cioè Eguale agli apostoli, al contrario la Chiesa Cattolica non lo ha inserito nell'elenco dei Santi. San Costantino è ricordato oltre che come imperatore che ha difeso i confini dell'impero sconfiggendo e impedendo le invasioni da parte delle popolazioni barbariche (franchi,  alemanni, sarmati ecc.) o persiane (sasanidi) e ristrutturato l'impero, per quattro importanti avvenimenti:
la Battaglia di Saxa Rubra (detta anche di Ponte Milvio) dovele armate di  Costantino, pur inferiori di numero (40.000 legionari e 8.000 cavalieri) sconfissero l'imponente esercito di Massenzio (forte di 100.000 militi e 18.000 cavalieri). Secondo quanto riferito da Eusebio nella "Storia Ecclesiastica" Costantino stava marciando col suo esercito quando, alzando lo sguardo verso il sole, vide una croce di luce e sotto di essa la frase greca "Εν Τουτω Νικα" ("Con questo vinci"), reso in latino come In hoc signo vinces, "Con questo segno vincerai". Dapprima insicuro del significato della visione, Costantino ebbe nella notte un sogno nel quale Cristo gli spiegò di usare il segno della croce contro i suoi nemici e pertanto, come riportato dallo storico, retore romano  Lattanzio fece apporre sugli scudi il monogramma di Cristo o Chi-Rho. La battaglia ebbe luogo il 28 ottobre 312, e dopo questa vittoria Costantino fu acclamato a Roma quale unico imperatore dell'Occidente. La data del 28 ottobre è celebrata dalla Chiesa Ortodossa Italiana quale giornata della vittoria della Cristianità.

Il Rescritto di Tolleranza (o Editto di Milano) firmato da Costantino per l'Occidente e Licinio per l'Oriente nel febbraio del 313 a Milano, che poneva fine a secoli di persecuzione contro i cristiani e proclamava il principio della libertà di culto e della tolleranza religiosa (Costantino, pur favorendo il cristianesimo non perseguitò mai i seguaci delle altre fedi presenti nell'impero quali l'ebraismo e i numerosi culti pagani).

«Noi, dunque Costantino Augusto e Licinio Augusto, essendoci incontrati proficuamente a Milano e avendo discusso tutti gli argomenti relativi alla pubblica utilità e sicurezza, fra le disposizioni che vedevamo utili a molte persone o da mettere in atto fra le prime, abbiamo posto queste relative al culto della divinità affinché sia consentito ai Cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire la religione che ciascuno crede, affinché la divinità che sta in cielo, qualunque essa sia, a noi e a tutti i nostri sudditi dia pace e prosperità"

la fondazione di Costantinopoli - Nuova Roma (latino  Constantinopolis  Nova Roma, greco   ΚωνσταντινούπολιςΝέα Ῥώμη, - Konstantinoupolis  Nea Rhōmī),costruita sul sito dove sorgeva la cittadina greca di Bisenzio (latino Byzantium - greco ΒυζάντιονByzàntion)  inaugurata il 30 maggio 330 per essere la nuova capitale dell'Impero Romano (caduto ufficialmente il 29 maggio 1453 con la caduta di Costantinopoli in mano turca). Il nome Costantinopoli è rimasto alla città anche in epoca ottomana, fino al 28 marzo 1930 quando la Repubblica Turca gli cambiò nome in Istambul.

Il Concilio di Nicea I (o primo Concilio Ecumenico) Convocato e presieduto dall'Imperatore il 20 maggio del 325 a Nicea (città della Bitinia, corrispondente all'attuale città turca di  Iznik), che è stato il I Concilio Ecumenico della Cristianità, durante il quale furono stabilite delle regole sul battesimo degli eretici e sulla clemenza verso i  lapsi (cristiani che per salvarsi la vita avevano abiurato durante le persecuzioni), sull'organizzazione ecclesiastica,  che per  l'ordinazione di un vescovo occorrano  almeno tre vescovi della provincia (previo assenso e conferma da parte del vescovo metropolita della Provincia stessa), sull'obbligo di tenere almeno due sinodi annuali in ogni provincia, la codificazione del Credo, la dottrina dell'ὁμοούσιος (homooùsios) ossia che il Figlio è della stessa essenza del Padre, il calcolo della Pasqua cristiana ecc. Il Concilio terminò il 25 luglio del 325.


Sant'Elena Imperatrice (Flavia Iulia Helenaera la mamma dei San Costantino. Nata in Bitinia nel 248  a Drepanum (fatta ribattezzare Helenopolis in suo onore dal figlio ed oggi ubicata nel territorio dell'odierna cittadina turca di  Hersek) è stata Augusta dell'Impero Romanomoglie dell'imperatore Costanzo Cloro.   Fervente cristiana, a lei si deve, durante un pellegrinaggio a Gerusalemme avvenuto nell'anno 327,  il ritrovamento della «Vera Croce», ossia la croce sulla quale  Gesù fu crocifisso contenente  il Titulus crucis (il cartello posto sulla croce).



Mons. Filippo Ortenzi
Rettore Accademia Ortodossa San Nicodemo L'Aghiorita
tel. +39 0621119875b – cell. +39 3917065512
email: accademia.ortodossa@gmail.com

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